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domenica 13 febbraio 2011

"Se non ora quando": pensieri dalla manifestazione di oggi



I pensieri e le parole di una donna: in questo momento affidare uno spazio ad un membro del gentil sesso è l'unica cosa da fare. Diamo voce a chi in questi anni è stata umiliata da un unico uomo, senza possibilità di risposta. Fino ad oggi.

"Gli altri non sono coloro che restano dopo che io mi sono tolto. Gli altri sono piuttosto quelli dai quali,per lo più, non ci si può distinguere e fra i quali, quindi, si è anche".


Manifestazione.
Ho sempre amato i concerti: una condivisione nell'incondivisione. Centinaia di persone spinte dal desiderio di lasciarsi attraversare dalla stessa voce,centinaia di corpi che si muovono allo stesso ritmo, centinaia di cuori: a ogni battito ognuno raggiunge la sua meta. E ogni canzone rende ognuno, solo, con gli altri, tra gli altri.



Un pò come un concerto, ma con un "quid"in più, la manifestazione di oggi.
"Se non ora quando" e così è stato! Una partecipazione oltre le aspettative. Un coro unitario che si levava anche nel silenzio, attraverso il solo movimento, i soli passi: i passi della speranza.
E capisci che c'è dell'altro, che c'è un "oltre" questo squallore.
Donne, con le donne, alle donne, per le donne e uomini. Tanti uomini, perchè la condivisione non è una questione di genere.
Si torna a casa con il cuore pieno, con la consapevolezza di essere stati, anche solo per poco, la parte di un tutto. E l'incontro primo,nel pensiero, è con il Gaber de "La libertà"

LA LIBERTà è PARTECIPAZIONE



Martina Lauria

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